ABSTRACT
Il “Gran canale” e le sue articolazioni rappresentavano l’asse portante di un sistema d’acque più ampio. Unitamente ai canali che attraversavano la città, altri quindici corsi d’acqua derivati a monte della presa del principale canale cittadino, a loro volta organizzati in più rami, contribuivano a formare un reticolo idraulico omogeneo che copriva l'intero spazio metropolitano torinese. Tutte queste derivazioni attingevano, come in parte ancora attingono, dalla Dora Riparia e si scaricavano in massima parte nel Po, irrigando migliaia di ettari agricoli e soddisfacendo i bisogni di forza motrice.
Corografia delle campagne e degli abitati adiacenti al torrente Dora Riparia redatta dalla commissione Pernigotti nel 1844.
ASCT, Tipi e Disegni 12.1.19
BEALERE DERIVATE DALLA DORA RIPARIA
Fonte: Relazione Pernigotti
AVVERTENZE:
- L'anno della concessione è quello attribuito su base giuridica e non coincide sempre con quello effettivo
- Al numero delle ruote idrauliche occorre aggiungere quello di alcune brevi derivazioni industriali che ritornavano alla Dora subito dopo aver alimentato degli specifici opifici e precisamente: balera del molino di Rivoli detto di Brovere (Rivoli - 5 ruote), bealera del molino de la Barca (Collegno - 4 ruote), bealera del conte di Collegno (Collegno - 9 ruote)
- Il dato del canale della Pellerina è riportato quale termine di riferimento e confronto.
Le bealere del circondario torinese alla metà del XIX secolo. Tratto da: S. Berruti, Idrologia torinese,in Giornale della R. Accademia medico-chirurgica di Torino, Anno XIII, Vol. XXXV, Torino, 1859, pag. 28 e segg.
Online dal: 22-03-2018
Ultimo aggiornamento della pagina: 20-03-2021