Il Canale Meana
Le bealere
Putea e Canale
Due derivazioni con radice comune
ABSTRACT
pagina in costruzione
Lo scavo della bealera Putea potrebbe discendere dall'atto del 13 gennaio 1456, con il quale i consignori di Collegno vendettero ad alcuni particolari i terreni necessari per formare un canale destinato all'irrigazione di campi e prati circostanti la chiesa di Pozzo Strada. L’attribuzione non è certa, ma sicuramente la derivazione è una delle più antiche tra quelle torinesi.
La bealera ha origine dalla sponda destra della Dora, a Pianezza, nei pressi dell’ex-mulino della Barca, da una traversa prossima ai confini di Collegno. L'opera ha richiesto un notevole impegno, sia per la realizzazione della galleria di 92 metri posta a ridosso dell’imbocco ottenuta perforando la dura roccia (puddinga) della ripa sovrastante, sia per l’edificazione del ponte-canale che scavalcava la Dora, rimpiazzato oggi da un condotto nella passerella pedonale.
A Collegno un partitore divide la canalizzazione in due rami di egual portata:
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La bealera Putea propriamente detta, corrispondente al ramo sinistro, prosegue a cielo aperto per circa sette chilometri e mezzo, attraversando la campagna rur-urbana a nord del fiume, fino a Savonera e al margine occidentale delle Vallette. A villa Cristina si divide a sua volta in tre bracci, uno dei quali scende verso la Dora costeggiando il carcere "Lorusso e Cotugno". Gli altri due entrano in città, scorrendo paralleli sotto corso Ferrara. Uno termina nella fognatura all'ex-cascina Barola (Stadio Juventus), mentre l'altro continua, dividendosi nuovamente: in parte lungo la direttrice di p.zza Manno, via Refrancore, via Venaria, strada del Carrosio, e in parte volgendo verso nord. Entrambi riconvergono prima dello sbocco nella Stura, in prossimità del ponte del raccordo autostradale per Caselle
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La bealera Canale - ossia il ramo destro, detto anche della Madonnina, o Putea-canale, o semplicemente Canala - scavalca il fiume sotto il castello di Collegno, utilizzando, come si è accennato, la passerella pedonale, percorrendo poi la campagna a sud del fiume. Al campo di volo, prima delle cascine Grange Scott e Berlia, una breve diramazione, detta bealera del Mineur, scende verso le basse di Dora e i terreni di alcune cascine. Attualmente, però, la maggior parte delle acque scompare nel sottosuolo cittadino e raggiunge il partitore di piazza Statuto scorrendo sotto corso Francia .
Le bealere Putea e Canale hanno svolto sempre, e soltanto, funzioni agricole. Alla metà dell’Ottocento la superficie irrigata complessiva era pari a 1.647 giornate, distribuite tra Collegno e Torino, di cui 650 nel territorio di quest'ultima. (Pernigotti). Tali funzioni si sono mantenute ancor oggi, seppure su superfici ormai limitate. Proprietà ed amministrazione delle bealere fanno capo ad un consorzio privato. La competenza d’acqua complessiva media dei due canali è di 1.456 l/s.
In realtà da qualche tempo il tratto della Putea che attraversa il territorio di Collegno pare disattivato e il partitore di villa Cristina adacquato dalla bealera di Collegno. La costruzione del tunnel sotto corso Grosseto, inoltre, potrebbe aver compromesso parte del tracciato torinese della bealera, ma per avere notizie certe sarà necessario attendere la fine dei lavori.
In mappa sono riportati gli alvei delle bealere Putea e Canale, secondo le più recenti tracce digitali fornite dal Servizio Bonifica ed Irrigazioni (SIBI) della Regione Piemonte. I percorsi extraurbani ricalcano sostanzialmente quelli storici, mentre in città hanno subito, ovviamente, modificazioni maggiori. Questi ultimi sono tutti coperti, salvo qualche fugace apparizione della Putea, indicata nella pagina dedicata alle bealere attive in città. In mappa non compare la deviazione che tocca la cascina Maletta, alle Vallette, poichè non riportata dalla fonte. Anche nelle basse di Stura si evidenzia una lieve discrepanza dei tracciati digitali, ma tali approssimazioni sono comunque accettabili, dati i vantaggi di questo innovativo strumento. Va rilevato inoltre che in passato la bealera percorreva via Reiss Romoli, mentre più recentemente le sue acque sono state incanalate, più a nord, nell'alveo, da tempo abbandonato, della bealera Barola.
Le bealere Putea e Canale: i tracciati odierni
La traversa, la presa ed il primo tratto della bealera Putea e della Putea-canale sono comuni e si trovano in prossimità del confine tra ii comuni di Collegno e Pianezza.
Ripartitore tra le bealere Putea e Canale a Collegno, nel dicembre 2020 durante l'asciutta dei canali. A sinistra l'alveo della Putea temporaneamente (?) chiuso, a destra quello della bealera Canale, libero. La partizione al 50% avviene naturalmente, senza meccanismi di controllo.
La bealera Canale nel parco agrinaturale della Dora, a Collegno.
La bealera del Mineur lungo la strada della Pellerina. Sulla sinistra la cascina delle il Cascinotto.
La bealera Canale nei pressi delle cascina Berlia e Grangia Scott, ormai prossima a scomparire nel sottosuolo torinese.
Partitore della bealera Putea a Villa Cristina. la saracinesca di sinistra controlla il flusso verso la città, quella di destra quello dello scaricatore
La bealera Putea in strada della Perussia, a Torino, poco prima di piazza Manno in uno dei brevissimi tratti cittadini scoperti.
Ultimo aggiornamento: 13-01-2023